Giuliano Guazzetti che perse la guerra

Guazzetti

regia Riccardo Rombi

con Rosaio Campisi

voce Elena Balestri

assistenti alla regia Ulpia Popa, Virgina Billi

costumi Marcello Ancillotti e Cecilia Nicolano

Giuliano Guazzetti che perse la Guerra racconta, in modo tragicomico, la breve storia di un soldato, un volontario studente all’università di Pisa che rivela una notte di orrori, visioni, incontri e misteri, appena conclusa, ad un muto Capitano, che ascolta, giudica, forse punisce. Cinque quadri, senza soluzione di continuità, attraversati da musiche e da un suggestivo disegno luci narrati da un unico protagonista, il talentuoso Rosario Campisi, capace di vestire i panni di tre personaggi senza forzature, in un “gioco” attoriale fatto di piccoli “spostamenti” attitudinali che animano i tre protagonisti.

La pièce assume una doppia valenza: l’aspetto storico, con richiami evidenti ai fatti della Grande Guerra, e quello umano attraverso il racconto di una storia “nella” storia che si chiude con un’esecuzione capitale e che diventa rifessione universale sul diritto alla pace e alla vita.

Nel centenario del conflitto che incendiò l’Europa e il mondo dal 1914 al 1918, Alberto Severi riscrive in forma di monologo, per Rosario Campisi, quella “Guerra Piccola” che nel 1999 vinse il premio Fondi-la Pastora e venne successivamente messa in scena da Ugo Chiti e dalla compagnia Arca Azzurra. Il progetto è stato ripreso da Riccardo Rombi in una versione rinnovata e sempre più incisiva che rientra pienamente in quel teatro di narrazione dedicato alla custodia di memorie di guerra e di approfondimento delle vicende della nostra storia recente per riflettere e non dimenticare.