Clandestino

LGA_7579

Scritto e diretto da Riccardo Rombi,

con Virginia Billi, Rosario Campisi, Aleksandros Memetaj

assistente regia Ulpia Popa

disegno luci Martino Lega

Un vecchio si ribella al suo spegnersi anonimamente e decide di darsi alla clandestinità per riappropriarsi almeno del suo diritto alla morte.
Una donna vive immersa in un quotidiano banale inseguendo disperatamente modelli di apparente benessere.

Dedicato a tutti coloro che non hanno diritto di parola. Uno spettacolo per rialzare la testa, per allontanare lo squallido grigiore di una minoranza che vorrebbe il nostro Paese chiuso, lindo e anonimo come la più amorfa delle villette a schiera. Ma gli Italiani non sono così, non sono tutti così. Clandestino è un invito a non dimenticare quelli che siamo stati. Brava gente che sorrideva, condivideva il pane, si fermava a aiutare.
Un’aspra e ironica critica a modelli culturali che hanno stravolto le nostre abitudini e snaturato la nostra cultura, le nostre radici, il buon senso comune, rendendoci artefici, nostro malgrado, di un mondo dove imperversa la solitudine, l’irresponsabilità, l’egoismo e l’individualismo.

Seconda tappa del progetto Lontano da Dove, ideato e realizzato da Catalyst per raccontare la storia d’Italia attraverso lo sguardo degli immigrati di ieri, oggi e domani, Clandestino ribaltata il significato di un termine usato oggi solo con una connotazione feroce e la clandestinità inaspettatamente diventa una possibile via d’uscita.