Uno dei romanzi più famosi e amati di Dostoevskij prende voce e corpo grazie a Giulio Casale. Una favola moderna sulla potenza creatrice del sogno e sui suoi rischi, senza dubbio rimasta nella memoria e nel cuore di chiunque l’abbia letta e conosciuta. Un adattamento coraggioso di Giulio Casale, particolarmente congeniale alla sua cifra stilistica, da sempre fatta d’intensità e ricerca ideale come testimoniano i suoi precedenti spettacoli e le sue opere discografiche. Emerge un’aderenza sorprendente tra interprete e testo classico: perché non ci comportiamo tutti come fratelli? Perché anche l’uomo migliore è come se nascondesse sempre qualcosa all’altro e gli tacesse qualcosa? Perché non dire subito, direttamente, quel che si ha nel cuore… e le distanze tra ottocento e tempo presente si dissolvono in scena.
Quattro notti e un mattino per raccontare la storia del sognatore e del suo amore tanto profondo quanto fugace; una storia di confidenze sussurrate, speranze, intrecci notturni, risvegli amari e desideri inespressi. Qual è il confine tra realtà e sogno? Lo spettacolo indaga dunque nel profondo del pensiero e dell’animo umano, nelle necessità universali e nelle nostre contraddizioni, cercando la forma mutevole e sfuggente della felicità.