Catalyst > STAGIONE SERALE 2025/2026
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Il programma 25/26 del Teatro Comunale Bartolomeo Corsini, realizzata da Catalyst, con il sostegno del Comune di Barberino di Mugello, ci prepara a una stagione di emozioni e suggestioni da vivere insieme, nel nostro teatro d’eccellenza: un teatro che è anche luogo d’appartenenza, di incontri, di scambi culturali, un teatro vivo e vitale, accogliente, aperto sempre alle novità e ai nuovi stimoli. La sinergia tra teatro, Amministrazione comunale, Biblioteca e associazionismo garantisce la realizzazione di eventi e promuove l’arte e la cultura. Soprattutto in questo periodo storico, avere un presidio culturale come il teatro Corsini che ci aiuta a tenere sveglie le coscienze, è fondamentale per la nostra comunità.
Anna Nuti
Assessora alla Cultura e Pubblica Istruzione
Comune di Barberino di Mugello

Il teatro che ci ri-guarda
La stagione 2025/2026 è un atto di scelta e posizionamento culturale. Investiamo sulla forza della drammaturgia contemporanea e sulla potenza delle visioni artistiche che mettono al centro il tempo presente, le urgenze sociali, le contraddizioni del nostro vivere e il bisogno di compagnie e artisti che vivono la necessità di comunicare attraverso il teatro. È una stagione pensata come un ponte tra generazioni, una intersezione fluida tra teatro per adulti e ragazzi, in cui l’arte scenica si fa strumento di riflessione, divertimento, poesia, politica e sogno. Il cartellone attraversa linguaggi, stili e formati, dai classici rivisitati al teatro civile, dal clown contemporaneo alla drammaturgia più visionaria, pensato per accompagnare grandi e piccoli spettatori.
Emilia Paternostro e Riccardo Rombi
compagnia Catalyst
direzione artistica Teatro Corsini

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SERALE

Sabato 8 novembre ore 21 

CASA MIA, GAZA MIA

Sono entrate in sordina le esplosioni dei missili, le urla dei civili sepolti sotto metri cubi di cemento armato, le sirene delle ambulanze falciate dalle mitragliatrici. Quasi a interrompere il flusso edificante di serie TV e concorsi canori. Lentamente, come lo scorrere di un ruscello, hanno smosso il tranquillizzante comfort quotidiano che con tanta fatica c’eravamo ricreati. Con riluttanza, distacco e fastidio, abbiamo dovuto ritrovare parole desuete, pensieri e ricordi seppelliti dal tempo o abbandonati in qualche polverosa cantina dell’anima. E ci hanno obbligato a guardare, a chiederci, a pretendere di esser diversi. A domandarci: ”Qual è la nostra Gaza?”

Compagnia Catalyst
testo e regia Riccardo Rombi
con Giorgia Calandrini, Francesco Franzosi,
Guido Targetti,
 Dafne Tinti

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Giovedì 13 novembre ore 21 

GIOVANNA DEI DISOCCUPATI
Un apocrifo brechtiano

di e con NATALINO BALASSO

Ovviamente non possiamo immaginare cosa scriverebbe Bertolt Brecht se fosse in mezzo a noi e si guardasse attorno; se vivesse, come noi, immerso nella nostra cultura, a ottant’anni dalla fine degli orrori nazisti, dentro un’economia e una finanza molto più complesse e stratificate. Eppure…
Eppure quegli orrori sono disgraziatamente attuali, sotto altre forme e a due passi da noi. Eppure nella finanza la prevaricazione, l’ipocrisia e lo sfruttamento degli sfortunati sembrano non voler lasciare la scena e colpire con armi più affilate e più subdole. In questa nostra «Giovanna dei disoccupati» abbiamo fatto agire i personaggi immaginati da Brecht in nuovi àmbiti e con nuove parole ma nuovamente immersi nel terreno della dominanza e della sudditanza.

CTB – Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Stabile di Bolzano
e con Marta Cortellazzo Wiel, Roberta Lanave, Graziano Sirressi

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Venerdì 21 novembre ore 21 

PAROLE FEMMINE

“Parole femmine” è un reading teatrale ideato e interpretato da Annalisa Insardà, con interventi musicali della cantante Vittoria Iannacone, che affronta con ironia, provocazione e profondità il tema della femminilizzazione del linguaggio e, più in generale, quello della parità di genere. Lo spettacolo prende spunto dalla “maratona all’ultima vocale” che caratterizza il dibattito contemporaneo sul linguaggio inclusivo: è davvero un segno dei tempi che cambiano o solo una scorciatoia per risolvere questioni più complesse? Attraverso parole, riflessioni e musica, Insardà conduce il pubblico in un viaggio tra linguaggio, società e identità, mettendo in luce come il modo in cui parliamo plasmi la realtà che viviamo. In chiave rigorosamente “muliebre”, l’autrice si sofferma su parole, ruoli e stereotipi che raccontano il percorso — a volte contraddittorio — con cui la società civile cerca di adeguarsi a nuovi equilibri. Con uno stile irriverente ma lucido, lo spettacolo alterna momenti di leggerezza e di ironia a passaggi più duri e intensi, dove emergono le ferite ancora aperte della disparità di genere e la necessità di non normalizzare la discriminazione. Il femminile e il maschile, le loro differenze e i loro punti di contatto, sono il filo conduttore di una pièce che invita a una riflessione collettiva e consapevole, nel tentativo di dare nuove parole — e nuovi significati— alla libertà e all’uguaglianza.

Dracma Teatro
di e con Annalisa Insardà
regia Andrea Naso
scene e costumi Cinzia Muscolino
musiche e voce Vittoria Iannacone
video e voce fuori campo Roberto Cassiani

Parole Femmine 5

Martedì 25 novembre ore 21 

VOCI, RACCONTI E MUSICA CONTRO IL SILENZIO

Teatro, musica e danza si uniscono in un’unica serata di arte e consapevolezza. Le parole si intrecciano ai corpi, le voci alla musica, per dare spazio a una riflessione collettiva sul tema della violenza di genere. A dare vita alla serata saranno Anna Meacci, Lara Gallo, Claudia Allodi, Benedetta Manfriani, Lyric Dance Company, Gabriele Savarese e Pasquale Rimolo, protagonisti di un progetto corale.
Anna Meacci, attrice e autrice, tra le voci più riconoscibili del teatro italiano, porterà in scena letture e interventi che intrecciano ironia, profondità e testimonianza, accompagnata da Lara Gallo, attrice e autrice (“Borderline”, “DoNnA”), per una voce intensa e contemporanea e da Claudia Allodi, attrice e cantante che interpreterà testi dedicati al tema della violenza e del riscatto, unendo parola e voce. La voce suggestiva e poetica di Benedetta Manfriani restituirà alle donne protagoniste dei suoi brani presenza, forza e memoria. La Lyric Dance Company, guidata da Alberto Canestro sarà presente con un passo a due tratto dalla prossima produzione “Danze contro la violenza”. L’impegno di Alberto Canestro in questa direzione non è nuovo: da sempre la sua opera coreografica sono orientate all’esaltazione della figura femminile, celebrata nella sua complessità, bellezza e determinazione. Pasquale Rimolo, musicista attivo nella scena popolare e contemporanea, e Gabriele Savarese, polistrumentista e compositore, accompagneranno la serata con un tessuto sonoro ricco di suggestioni. Le loro note e armonie sottolineeranno e amplificheranno la forza delle parole.
La serata nasce dalla convinzione che l’arte possa essere un luogo sicuro, un atto di bellezza e una forma di resistenza. Le parole, i corpi e la musica diventano voce per chi non può più parlare, e ponte per costruire consapevolezza e comunità.

con Anna Meacci, Lara Gallo
Claudia Allodi, Benedetta Manfriani,
Lyric Dance Company

musiche dal vivo Pasquale Rimolo,
Gabriele Savarese  
a cura di Compagnia Catalyst

Barberino iniziative 25 nov 2025 (1) - Locandina Corsini

Venerdì 5 dicembre ore 21 

LA MAGNIFICA IMPERFEZIONE
Giro del mondo su di una palla in volo

con BEATRICE VISIBELLI e ANDREA ZORZI

Funambolico viaggio nel mondo dello sport e della pallavolo attraverso cinque continenti. Con Andrea Zorzi, fuoriclasse della pallavolo mondiale e l’irresistibile Beatrice Visibelli, impegnati in un pazzo giro del mondo lungo il Novecento inseguendo una palla in volo tra epoche e continenti. Dall’America dei college sportivi all’Asia dei coloniali bombito, dal Sudamerica delle spiagge assolate all’Europa dell’età del boom. Porti, oceani, palestre, oratori, pretini e portuali, Coppi e Bartali, militari russi e streghe giapponesi e hippy californiani e fenomeni italiani e transgender thailandesi. Fino a Mila e Shiro e Haikyuu e Vola e Attacca, anime e manga che appassionano i nuovi Millenials. Sport come gioco, come lingua universale, come specchio del mondo. Sempre maledettamente umano, sempre meravigliosamente imperfetto.

Teatri d’Imbarco
testo e regia Nicola Zavagli
scene e costumi Cristian Garbo
assistente alla regia Matilde Zavagli
direzione organizzativa Cristian Palmi

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Venerdì 12 dicembre ore 21 

NEGLI OCCHI DEGLI ALTRI
conversazione scenica

con DOMENICO IANNACONE

Domenico Iannacone, giornalista e conduttore televisivo, con i suoi programmi ha raccontato le disuguaglianze trasformate in esclusioni, le periferie, le povertà, il ricatto occupazionale, l’immigrazione e la salute negata. Con il suo stile neorealista, sospeso fra poesia, sguardo e ascolto, ha indagato storie minime, biografie coraggiose, vite di donne e uomini comuni.
Prima con “I dieci comandamenti” e poi con “Che ci faccio qui”, entrambi andati in onda su Rai3, Iannacone ha proposto in tv del le profonde inchieste morali che costituiscono, nel loro insieme, la radiografia poetica e politica di un Paese invisibile. In questa conversazione scenica, alternata da alcuni frammenti dei suoi programmi, si parlerà del metodo Iannacone, di come si vedono e si riconoscono queste storie che sembrano lontanissime da noi e di come si possono rispettare in televisione le vite, le fragilità e i dolori degli altri.

Compagnia Bottega degli Apocrifi – Compagnia Catalyst
e con Felice Sblendorio
proiezioni in scena Giovanni Salvemini
regia Cosimo Severo

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Venerdì 19 dicembre ore 21 

DELITTI ESEMPLARI

Da Crimenes Ejemplares di Max Aub
Delitti esemplari è surreale e caleidoscopico carosello di confessioni che abbracciano varie umanità, in cui emerge chiara la natura umana. Delitti esemplari è una Specola, un Umanario, in cui il senso di colpa si dissolve nella quotidianità della violenza e rimane solo il monito umoristico per la vittima. Delitti Esemplari è un gioco, “una sciocchezza”, ma come dice Max Aub “… dalle sciocchezze ai disastri della guerra non c’è molta distanza” ; è un esercizio sulla mediocrità umana che, provocatoriamente per Aub, è la vera natura dell’uomo. Più di trenta confessioni brevi e altrettanti tipi umani. In scena cinque attori che si trasformeranno continuamente per costruire uno spettacolo in cui il pubblico possa specchiarsi e riconoscersi, e magari liberarsi attraverso il riso. L’allestimento prevede piccoli elementi scenografici che tratteggiano l’atmosfera in cui di volta in volta appaiono gli assassini, che, per il resto del tempo, stanno immersi nel buio e poi, chiamati all’incontro con l’uditorio, appaiono dal nero come una luce che si accende all’improvviso. Uno spettacolo fatto di giochi di luce e ombre, di colori squillanti e nero scurissimo, di musiche

squillanti e di silenzio. Il pubblico sarà l’interlocutore diretto di questi rei confessi, sarà di volta in volta il confessore, il poliziotto, la giuria e alle volte la vittima.

Cantiere Obraz
traduzione Valentina Marzili
adattamento Alessandra Comanducci
con Emma Bani, Paolo Ciotti,
Alessandra Comanducci
 e Thomas Harris
disegno luci Diego Cinelli
scene e costumi Thomas Harris
assistenti Miriam Berchicci, Margherita Cecchi,
Carlo Mattia Governa
in collaborazione con Teatro di Cestello
Il progetto è realizzato grazie a Regione Toscana –
Bando per il sostegno alla produzione
Spettacolo dal vivo e Comune di Firenze – Contributi Culturali Triennali

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Mercoledì 31 dicembre ore 22

MEGLIO TARDE CHE MAI

Una volta erano un trio. Adesso sono un duo. E per ricordare la scomparsa di Rosa, le due anziane concertiste Ada e Elsa tornano in scena dopo tempo immemorabile, riproponendo il loro storico repertorio: quello che tanti anni fa le ha viste calcare, applauditissime, i palcoscenici dei più prestigiosi festival di musica classica. Sono un po’ arrugginite nei movimenti e anche un po’ dure d’orecchie. Ma le mani no: quelle, agili come un tempo, volano sugli strumenti dando vita a un caleidoscopio di brani classici e moderni, magistralmente suonati dal vivo con pianoforte e flauto traverso. Come il vecchio motore di una fuoriserie, dopo un inizio un po’ singhiozzante le due vecchiette si scatenano e tra un sorsetto, una partita a carte, molti dispetti, qualche litigio e improbabili passi di danza, dando vita al più comico, sconclusionato e coinvolgente concerto di musica classica mai sentito. Meglio tarde che mai è uno spassoso gioco clownesco con pochissime parole e sonorità inedite alternate ad arie classiche. Esecuzioni impeccabili che fanno da sottofondo ad animazioni di figura, gags virtuose e surreali, trucchi di magia. Un concerto comico, insomma, capace di incantare e divertire un pubblico di ogni età.

Pem Habitat Teatrali
regia Rita Pelusio
con Franca Pampaloni e Nicanor Cancellieri
scritto da Rita Pelusio, Franca Pampaloni e Luz Pierotto

meglio tarde

Venerdì 16 gennaio ore 21

THE BARNARD LOOP

Nell’ambito di POIETICA

spettacolo per tutti a partire dai sei anni 

Una moka che versa caffè senza mai esaurirsi, un vaso che prende vita e consola, un letto da cui appaiono oggetti inaspettati: la notte di Barnard è un susseguirsi di accadimenti surreali e di meraviglie. Il confine tra sogno e realtà si dissolve, e Barnard ci accompagna alla scoperta di un mondo fatto di emozioni, di desideri e di magia per raccontare sogni, oggetti quotidiani che si animano dando vita alla nostra immaginazione e all’humour per navigare nella nostra interiorità. Il mondo che ci circonda è governato da leggi fisiche che segnano in modo netto il confine tra illusione e realtà… Un omaggio al mistero, all’imprevedibile e al surreale.

DispensaBarzotti
ideazione e scrittura Alessandra Ventrella e Rocco Manfredi
regia Alessandra Ventrella
con Jacopo Maria Bianchini e Rocco Manfredi
scene Rocco Manfredi e Paolo Romanini
coproduzione Teatro Necessario Circo

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Domenica 25 gennaio ore 18

LE VOLPI

Nell’ombra di una sala da pranzo, all’ora del caffè, in un’assolata domenica di
agosto, si incontrano due piccoli notabili della politica locale e la figlia di una di
loro.Tutto intorno i pensieri volano già al mare e alle vacanze, eppure restano da mettere in ordine alcune faccende che interessano i protagonisti della storia.
Davanti a un vassoio di biscotti vegani, si confessano legittimi appetiti e interessi naturali, si stringono e si sciolgono accordi, si regola la maniera migliore di distribuire favori e concessioni, incarichi di servizio e supposti vantaggi. La provincia italiana è la vera protagonista della vicenda, quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere, che hanno sempre a che fare con i desideri e le ossessioni degli individui. Morbidamente, si scivola dentro un meccanismo autoassolutorio per cui è legittimo riservarsi qualche esiguo tornaconto personale, dopo essersi tanto impegnati nella gestione della cosa pubblica. La corruzione è proprio questo concedere a se stessi lo spazio di una impercettibile eccezione. Come scrive Leonardo Sciascia nel suo romanzo “Todo modo”: “I grandi guadagni fanno scomparire i grandi principi, e i piccoli fanno scomparire i piccoli fanatismi”.
Lo spettacolo è stato nella terna dei finalisti nominati ai Premi Ubu 2024 nella categoria ‘nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica’.

CapoTrave
con Giorgio Colangeli, Manuela Mandracchia, Federica Ombrato
costumi Marina Schindler
suono Michele Boreggi, Lorenzo Danesin
luci Stefan Schweitzer
scena e regia Luca Ricci

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Domenica 1 febbraio ore 16.30

LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA

AL TEATRO METASTASIO DI PRATO
Il Corsini ha un palco a Prato 

Con La gatta sul tetto che scotta Leonardo Lidi celebra il lega me poetico tra Anton Čechov e quella dell’americano Tennessee Williams, procedendo nell’esplorazione dell’animo umano e dei suoi travestimenti. Passato e futuro, identità sessuale e famiglia tradizionale, una donna che finge di essere madre, un uomo che finge di essere eterosessuale: un drammatico presepe vivente dove tutti i personaggi sono mascherati da qualcosa che non vorrebbero essere. Scrive Lidi: «Esiste nella drammaturgia del secolo scorso un vero e proprio filo rosso che parte da Anton Čechov, passa da Tennessee Williams e si conclude con alcuni film di Woody Allen. La società è raccontata tramite la famiglia e le proprie contraddizioni, le tonnellate di storie d’amore, le battute che tornano e che si rincorrono tra un autore e l’altro. Torno a Williams per lasciare Čechov senza lasciarlo, perché credo che sia l’autore più utile a comprendere l’importanza dell’analisi della società attraverso la lente familiare».

Teatro Stabile di Torino/Teatro Nazionale – Teatro Stabile del Veneto/
Teatro Nazionale
di Tennessee Williams
traduzione Monica Capuani
regia Leonardo Lidi
con Valentina Picello, Fausto Cabra, Orietta Notari,
Nicola Pannelli, Giuliana Vigogna, Giordano Agrusta,
Riccardo Micheletti, Greta Petronillo, Nicolò Tomassini
scene e luci Nicolas Bovey
assistente regia Alba Maria Porto

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Venerdì 7 febbraio ore 21
Sabato 8 febbraio ore 15 e ore 18

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
Il Musical

spettacolo tout public

Se sarete curiosi come Alice e la seguirete fin dentro la tana del coniglio bianco, assisterete a un vero e proprio trionfo di fantasia. In un Paese delle Meraviglie in cui i bruchi borbottano e i gatti parlano, anche un Cappellaio Matto non vi sembrerà poi tanto folle. Se anche riusciste a non perdere la testa in un mondo completamente al contrario, state in guardia: con la Regina di Cuori nei paraggi, nessuna testa è al sicuro! Un grande classico della letteratura in un nuovo, sorprendente musical! Un cast di 15 eccezionali performer farà rivivere a grandi e bambini le emozioni e le continue sorprese che solo il Paese delle Meraviglie sa regalare! Le musiche coinvolgenti, gli oltre quaranta meravigliosi costumi cuciti a mano e le spettacolari scenografie faranno da cornice ad uno spettacolo indimenticabile.

 

Compagnia delle Formiche
con Antonio Lanza, Simone Fisti, Matteo Ostuni, Giorgio Lumia,
Asia Bartolozzi/Bianca Sabatini, Giulia Paoletti, Ginevra Quacquarini e le Ballerine della M.D.T – Ensemble
regia Andrea Cecchi
testo Andrea Cecchi e Alessio Fusi
musiche Lapo Ignesti e Elisa Bisceglia
liriche Alessio Fusi
scene Gabriele Moreschi
coreografie Caterina Pini

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Giovedì 12 febbraio ore 21

INNAMORATI

di CARLO GOLDONI 

Gli Innamorati è una storia d’amore universale, sfaccettata e attualissima, i cui protagonisti sono più vicini alla nostra contemporaneità di quanto si possa pensare. Un amore dietro al quale si celano contraddizioni e tensioni, così come contraddittori sono i personaggi, alcuni caratterizzati da personalità razionali e “borghesi”, altri più istintivi e impulsivi, contrapposti nei loro atteggiamenti e nel loro modo di affrontare la vita.

Accademia Perduta/Romagna Teatri
adattamento e regia Roberto Valerio
con Claudio Casadio, Loredana Giordano, valentina Carli, Leone Tarchiani, Maria Lauria, Lorenzo Carpinelli, damiano Spitaleri, Alberto Gandolfo

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Sabato 21 febbraio ore 21

ILVA FOOTBALL CLUB

stagione young adult

Una creazione di Usine Baug & Fratelli Maniglio
Una composizione scenica basata su colori, materiali, luci e suoni dell’Ilva e del quartiere Tamburi. L’acciaio, il rosso delle polveri, il nero lucido delle cozze che non si possono più mangiare, le maglie da calcio che brillano di minerali dopo il turno in fabbrica o dopo una partita sul terreno inquinato. I suoni incessanti delle macchine, degli altiforni. Le luci dell’Ilva di notte e i fumi grigi che coprono il paesaggio. Uno spettacolo visuale e immaginativo che intreccia diversi linguaggi teatrali : cinque attori si palleggiano le narrazioni tra racconti corali e coreografie, monologhi, immagini, telecronache, pubblicità e moviole. L’estetica calcistica si traduce attraverso quadri fisici in movimento, che sovrapposti a testimonianze audio, giocano con le doppie immagini e i significati. La realtà delle voci ascoltate incontra così la loro trasposizione teatrale fatta da attori e attrici che a Taranto non hanno mai vissuto.

Campo Teatrale
con Fabio Maniglio, Luca Maniglio, Ermanno Pingitore,
Stefano Rocco, Claudia Russo
Luci e tecnica Emanuele Cavalcanti
con il supporto di IDRA Teatro (Brescia) e TRAC – Centro di residenza pugliese nell’ambito del progetto CURA 2022

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Sabato 28 febbraio ore 21

GARBATELLA
Viaggio nella Roma di Pier Paolo Pasolini

Nell’ambito di POIETICA

La storia d’amore tra Irene e Tommaso nella Roma degli anni Cinquanta, la lingua sperimentale di Pasolini, le canzoni romane di una volta. Un concerto per voci recitanti e chitarra, un lavoro che guarda al teatro di narrazione. Quella che Pasolini ci racconta è una storia d’amore semplice e umana dove il comico e il tragico si inseguono per svelare la poesia della vita. Una storia d’amore che, nel solo spazio di un racconto, vorrebbe unire le generazioni: quelle che quegli anni li hanno vissuti e quelle più giovani che possono farne memoria

MatutaTeatro
di e con Julia Borretti e Titta Ceccano
regia Julia Borretti
musiche in scenaRoberto Caetanii

Garbatella_photo 04_by Clara Collana

Sabato 21 marzo ore 21
Domenica 22 marzo ore 18

MOBY DICK
di natura, balene, lotte e destini 

Teatro, danza, elettro live music dal capolavoro di Melville. Una staffetta letteraria e teatrale che trasformerà il teatro nelle scene del romanzo, esplorandone i temi centrali come l’ossessione, la natura, il destino, la lotta dell’uomo contro l’ignoto e la proiezione del male sul diverso da sé. L’opera è adattata per la scena da Riccardo Rombi.

Compagnia Catalyst
adattamento e regia Riccardo Rombi
con Giorgia Calandrini, Vincenzo De Caro,
Francesco Franzosi, Marco Mangiantini, Dafne Tinti
danzatrice Valentina Sechi
musiche dal vivo Giovanni Magaglio, Gabriele Savarese

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Venerdì 27 marzo ore 21

LIETO FINE 

di e con ALESSANDRO BENVENUTI

La storia racconta di una bicicletta multifunzionale che attende tutti i giorni il proprio pedalatore dentro un box poco attendibile, arredato con scarne ed essenziali memorie. Colui che ogni giorno la mette in funzione pedalandola è un uomo che attraverso gli auricolari del suo cellulare è costantemente in contatto con decine di voci di persone care, amici, importuni e suoni vari… più un tipo che cerca un tassidermista senza riuscire a farsi una ragione del fatto che non riesca a trovarlo. La condizione in cui l’uomo si trova tutti i giorni della propria vita senza accorgersene è surreale perché c’è da andare al lavoro, al cinema, a letto, allo stadio, al mercato… al… al… al…: ma il pedalatore ha un amore, un destino, una grande paura, e la strana bicicletta è la risposta ad ogni apparente mistero.

 

Teatro Metastasio di Prato
regia Roberto Abbiati Alessandro Benvenuti
assistente alla regia Chiara Grazzini
scenografia Roberto Abbiati
costumi Daniela Salernitano
musiche Vanni Cassori
luci Massimo Galardini
un ringraziamento a Teresa Fallai
un ringraziamento speciale al gruppo musicale JoyCut

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Venerdì 10 aprile ore 21

LA STANZA DI AGNESE 

stagione young adult 

Sono passati oltre trent’anni dalla strage di Via D’Amelio. Una ferita ancora aperta nel cuore dell’Italia. Tante le indagini, i processi i depistaggi e le sentenze per una verità, forse, troppo dura da accettare.
2010. Agnese Piraino Leto in Borsellino, segnata da una terribile malattia, riceve una telefonata da parte dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga: “Via D’Amelio è stata da colpo di stato”. Poche parole che inevitabilmente fanno riemergere i ricordi di una vita, sin da quando, figlia del presidente del Tribunale di Palermo e immersa negli usi e costumi dell’alta borghesia palermitana, incontra per la prima volta Paolo, giovane pretore a Mazara del Vallo. Da questo momento parte la narrazione della sua crescita accanto al marito e della scoperta di una Palermo diversa, meno luccicante di quella a cui era abituata, ma forse più bella, anche se disgraziata, passando attraverso i primi anni di matrimonio e la nascita dei figli. Fino a narrare i momenti più bui, compresa la morte di amici e colleghi di Paolo; i rapporti con la scorta che diventa parte della famiglia; la difficoltà di accettare la situazione da parte dei figli. Ma anche l’altro lato di Paolo, quello giocoso e sempre pronto allo scherzo, al “babbìo”. Il lavoro nel pool antimafia accanto a Giovanni Falcone fino alla terribile morte di quest’ultimo. Infine il tradimento da parte di chi avrebbe dovuto combattere al suo fianco. Tutto questo è “La Stanza di Agnese”. Più che un monologo, un dialogo incessante tra lei e Paolo, che continua tra le pieghe dei ricordi, con toni di tenerezza quando si tratta dei propri figli e di indignazione nei confronti dei traditori dello Stato. Lo spettacolo è nato da una lunga e meticolosa ricerca che ha direttamente coinvolto Lucia, Manfredi e Fiammetta Borsellino, i tre figli del magistrato, e Salvatore, suo fratello.

Meridiani Perduti Teatro
di e con Sara Bevilacqua
drammaturgia Osvaldo Capraro
disegno Luci Paolo Mongelli/Marco Oliani
video Mimmo Greco
grafica Studio Clessidra
con il supporto di TRAC_Centro di residenza teatrale pugliese
con il sostegno di Factory Compagnia Transadriatica
in Sinergia con Scuola Di Formazione Antonino Caponnetto

Finalista IN BOX 2025

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Venerdì 17 aprile ore 21

VIA DEL POPOLO 

di e con SAVERIO LA RUINA

Via del Popolo, un tratto di strada di una cittadina del Sud che un tempo brulicava di attività: due bar, tre negozi di generi alimentari, un fabbro, un falegname, un ristorante, un cinema… Due uomini percorrono via del Popolo, un uomo del presente e un uomo del passato. Il primo impiega 2 minuti per percorrere 200 metri, il secondo 30 minuti. È la piccola città italiana a essere cambiata, è la società globalizzata. Ai negozi sono subentrati i centri commerciali e la fine della vendita al dettaglio ha portato via posti di lavoro, distruggendo un modello sociale ancora basato sulle relazioni personali. A cu appartènisi, chiedevano i vecchi paesani, a chi appartieni? E dalla tua risposta ricavavano le informazioni essenziali sulla tua identità. Via del Popolo è il racconto di un’appartenenza a un luogo, a una famiglia, a una comunità. Ma quei duecento metri rappresentano anche un percorso di formazione in cui sono gettate le basi della vita futura, dal quale emergono un’umanità struggente, il rapporto coi padri, l’iniziazione alla vita, alla politica, all’amore. E non solo, Via del Popolo è anche una riflessione sul tempo, il tempo che corre ma che non dobbiamo rincorrere, piuttosto trascorrere.

Scena Verticale
disegno luci Dario De Luca
collaborazione alla regia Cecilia Foti
audio e Luci Mario Giordano
allestimento Giovanni Spina
dipinto Riccardo De Leo

VIA DEL POPOLO PER SITO

Venerdì 15 maggio ore 21

MOLLY 

stagione young adult 

Chiusa nella sua stanza, Molly registra video che poi manda in rete nella speranza che qualcuno la veda e la ascolti. Finché un giorno, inaspettatamente, qualcuno le risponde. Una ragazza, come lei, di cui si innamora fino a perdere di vista la realtà. Molly indaga il tempo del narcisismo tecnologico, dove il rapporto con l’immagine modifica la relazione con l’altro e con sé, creando dipendenza e acuendo il dilagare del vuoto di senso, che spesso sfocia in una
vera e propria pandemia depressiva. Soprattutto nella nuova generazione.

Un progetto di Cubo

Giallo Mare Minimal Teatro – Catalyst
scritto e diretto da Girolamo Lucania
interpretato da Letizia Alaide Russo
visual art e video live Niccolò Borgia
colonna sonora originale e sound design Ivan Bert e Ruben Zambon
direzione Tecnica Alessandro Vendrame
responsabile Tecnico Luca Martone
progetto Grafico Simone Vona
in collaborazione con Teatro Della Caduta

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info e prenotazioni: teatrocorsini@gmail.com / 055841237

orario biglietteria: lunedì dalle 16:30 alle 20:00; giovedì dalle 16:30 alle 20:00; sabato dalle 10:00 alle 13:00

biglietti disponibili su Box Office e Ticketone

prezzi serale:
– intero 18,00 €
– ridotto Arci e Soci Coop 15,00 €
– abbonati 10,00 €
– studenti 8,00 €